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lunedì 30 gennaio 2012

La carica di Picket e Isandhlwana a MilanoWargames

La carica di Picket, uno dei momenti più epici della battaglia di Gettysburg,
sarà l'oggetto dello scenario presentato a MilanoWargames da Wargame.it.
Sarà utilizzato come sistema di gioco Battle Cry e le miniature saranno in scala 28mm.
Lo scenario sarà presente nella solo giornata di Sabato.


Il Wargames Club Garibaldi di Genova presenterà invece a Milano Wargames 2012 la battaglia di Isandhlwana, combattuta il 22 gennaio del 1879 durante la guerra Zulu.
Lo scenario, in 28mm, utilizzerà come regolamento una variante di Impetus.

mercoledì 25 gennaio 2012

Demo ufficiale di Operation Squad


Il club Mediolanum Milano in collaborazione con Massimo Torriani (uno degli autori del regolamento) presenterà a MilanoWargames 2012 uno scenario per Operation Squad ispirato alle operazioni svolte dall'82a Divisione Aviotrasportata in occasione del D-Day.

Lo scenario è in 28mm edè liberamente ispirato alle azioni eroiche del fante Charles DeGlopper del 325 Glider Infantry Regiment che gli valsero la Medal of Honor, la massima onoreficenza americana.

6 Giugno
L'obiettivo principale dei paracadutisti e dei glider era quello di favorire la penetrazione delle truppe sbarcate all'interno del territorio eliminando le batterie e i bunker nelle retrovie. DeGlopper faceva parte di un plotone avanzato con il compito di conquistare un ponte sul fiume Merderet River a La Fière. Con il favore della notte la sua pattuglia era avanzata in profondità e all’alba si trovava tagliata fuori dal resto della compagnia. Avvistati dai tedeschi vennero circondati da una forza soverchiante e decimati dal fuoco di saturazione. Per sganciarsi tentarono un'azione di fiancheggiamento sfruttando un canale di scolo che scorreva parallelo alla strada. Dopo che il gruppo era oramai avanzato per qualche decina di metri, DeGlopper si rese conto che una squadra nemica stava avanzando velocemente alle loro spalle e minacciava di chiuderli in trappola. Per salvare i compagni e incurante del pericolo, uscì allo scoprto ponendosi sulla strada in piena vista per attirare l'attenzione su di sé. I tedeschi aprirono immediatamente il fuoco e DeGlopper fu ferito. Stoico, imbraccio il fucile automatico Bar e fece a sua volta fuoco investendo di colpi i tedeschi che si avvicinavano velocemente. Lo scontro fu durissimo. I proiettili sibilavano ovunque e il fante fu colpito nuovamente. Incapace oramai di reggersi in piedi, cadde sulle ginocchia ma continuò a sparare spazzando le file nemiche con furiose raffiche. Rallentati dal suo fuoco i tedeschi non riuscirono a chiudere la trappola e gli americani, raggiunta la sponda del fiume si attestarono in difesa conquistando il primo ponte sul fiume Merderet.

Lo scenario offre ai partecipanti la possibilità di vivere in prima persona l'emozione di una missione suicida in territorio nemico.

FORZE IN CAMPO
Americani
Una squadra di paracadutisti
Tedeschi
Due squadre di tedeschi sotto organico (si sono separati per accerchiarli) una sezione genio (con le cariche per far saltare il ponte)

TERRENO
Il tavolo misura 120 cm x 120 cm

OBIETTIVI
Americani: assicurarsi il controllo del ponte limitando le perdite
Tedeschi: eliminare gli americani e far saltare il ponte

Scenario a partecipazione libera.

lunedì 23 gennaio 2012

FORT DONELSON

Il club Grande Armee di Parma presenterà a MilanoWargames 2012 la battaglia
della guerra civile americana FORT DONELSON (15 febbraio 1862).
Lo scenario sarà in 28mm e per il sistema di gioco Shell for Guns.


La battaglia di Fort Donelson fu importante per molti motivi. Per prima
cosa, avvenne piuttosto presto, appena meno di sette mesi dopo Bull Run,
ma giusto in tempo per impedire che l’aurea di invincibilità che stava
per avvolgere le grigie schiere confederate diventasse insostenibile. Fu
in effetti la prima vera vittoria unionista. E non a caso avvenne
proprio in quell’Ovest che finì per diventare il “ventre molle” della
confederazione. Fu inoltre la prima di una serie di vittorie che
permise, nel tempo, di tagliare in due parti la confederazione,
separando la “testa” (Richmond e i centri politici del sud) dal resto
del corpo e dalle immense risorse del medio ovest e dal Texas. Ci
vollero ancora molto sudore e molto tempo, ma tutto ebbe inizio proprio
qui.
Infine, ma non ultimo per importanza, fu la battaglia che vide
l’inizio dell’ascesa del vero artefice delle sconfitte confederate, il
generale Ulysse Sympson Grant, che, proprio a Fort Donelson, si guadagnò
la seconda stella, quella di generale di divisione.
Nessuno conosceva il generale Grant prima di quella battaglia, ma, anche se occorse ancora un po’ prima che tutti si accorgessero di lui, da allora in poi chi combatteva all’Ovest non poté evitare di tenere ben conto la sua presenza.

venerdì 20 gennaio 2012

BASTOGNE 1944


In occasione di MilanoWargames 2012 l'Aster Wargame di Roma, in collaborazione con il Miles Gloriosus, presenterà lo scenario BASTOGNE '44

Il 16 dicembre 1944 l'Esercito tedesco all'ovest (Westheer) sferrò la sorprendente offensiva delle Ardenne, lungamente preparata in segreto da Hitler in persona e diretta ad ottenere uno sfondamento strategico del fronte alleato ed una vittoria decisiva per ribaltare l'esito della guerra sul fronte occidentale. Lo scenario ricrea la situazione partendo dall’arrivo della 101^ Divisione Paracadutisti Americana.
Le unità di gioco previste in campo saranno a livello di Divisione.

Difesa di Bastogne
Durante la giornata del 18 dicembre mentre venivano sbaragliati, nonostante la coraggiosa resistenza, gli sbarramenti della 9ª Divisione corazzata americana, a Bastogne era arrivato, proveniente da Arlon, il grosso del Combat Command B della 10ª Divisione corazzata al comando del colonnello William Roberts. Con la prospettiva di una imminente irruzione tedesca a Bastogne, Middleton impose a Roberts di spiegare le sue truppe in piccoli raggruppamenti tattici per intercettare il nemico lungo tutte le possibili strade di accesso, nonostante le rimostranze del colonnello, contrario alla dissipazione delle sue forze meccanizzate in piccoli gruppi.
Il Combat Command B della 10ª Divisione corazzata si spostò quindi ad est di Bastogne e costituì tre raggruppamenti principali per cercare di bloccare la marcia di avvicinamento del nemico.
Mentre i reparti meccanizzati americani subivano dure sconfitte contro le colonne corazzate tedesche in avvicinamento o si schieravano frettolosamente alla periferia di Bastogne per organizzare nuovi e precari sbarramenti stradali, nella giornata del 18 dicembre si verificarono
sviluppi decisivi per il destino della città. Nella confusione regnante a Bastogne, il comando assegnò alla 101ª la difesa di Bastogne, ordinando che la città doveva essere tenuta a tutti i costi.

FORZE IN CAMPO
Americani
9° Divisione Corazzata
10° Divisione Corazzata
101° Divisione Paracadutisti (Airborne Division)
Tedeschi
2° Panzer Division
9° Panzer Division
26° Volksgrenadier
130° Panzer Lehr Division

TERRENO
Il tavolo misura 120 cm x 130 cm, ed è formato da esagoni.
Ogni esagono equivale equivale a circa 7 km.

OBIETTIVI
Americani: tenere assolutamente la città di Bastogne.
Tedeschi: prendere la città di Bastogne.
Conteggio Perdite: il regolamento prevede un determinato conteggio di obiettivi e perdite causate al nemico.

Scenario a partecipazione libera.

martedì 17 gennaio 2012

KURSKOV 4943: Orchi contro Vareghi


Il Naran Team Torino presenterà a MilanoWargames 2012 lo scenario fantascientifico KURKSKOV 4943.
In gioco c’è la conquista del pianeta Kurskov del sistema stellare Belgorod e per il quale si affrontano gli Orchi di Gamma Idra e l’Armata Imperiale dell’Impero Varego.

Sarà utilizzato il regolamento Naran Fure Wars (versione futuristica del wargame Fantasy Warriors, realizzata in proprio dai componenti del Naran Team Torino).
Lo scenario, in scala 28mm, sarà presente nella sola giornata di sabato 25 febbraio.

(Nella immagine il Kremlin Voronezh del pianeta KURSKOV)

sabato 7 gennaio 2012

Lo scenario risorgimentale del Miles Gloriosus (Roma)

Ecco uno degli scenari che potrete giocare a MilanoWargames 2012.
Uno skirmish ambientato nel 1859, durante a Seconda Guerra di Indipendenza, presentato dal Miles Gloriosus di Roma.



Alle prime luci dell’alba, la foschia si dirada su un piccolo angolo della pianura lombarda. I raggi del sole si riflettono sulle baionette e sulle punte delle lance. Il passo cadenzato dei soldati, il tonfo sordo degli zoccoli, il rumore attutito dei calci dei fucili che sbattono sulle borracce, tutto ciò ammutolisce gli uccelli, che non riescono ad accogliere il nuovo giorno con il loro solito cinguettio. I cavalli scivolano nel fango nel tentativo di trascinare i cannoni. I cavalli cominciano a manifestare il proprio nervosismo con nitriti soffocati. I soldati, che si sono messi in marcia alle ore piccole, non parlano più. Con la scomparsa di ogni residua foschia, ed i soldati si rendono conto di quanto i Comandanti avevano compreso ormai da qualche minuto: il nemico è in vista! Oggi non tutti coloro che si sono messi in marcia arriveranno al bivacco per mangiare la zuppa.

1- FORZE IN CAMPO
Una Compagnia mista austriaca, al comando del Capitano Franz von Trotta, è stata incaricata di raggiungere il Rio della Badessa, in località Quadrignano, per occuparlo e difenderlo contro eventuali scorrerie di truppe Franco-Sarde. Il ponte, infatti, dovrà essere utilizzato per una controffensiva contro le truppe del Re di Sardegna, segnalate nella zona. In caso di attacco da parte del nemico, il ponte dovrà essere difeso finché possibile.


Una Compagnia mista sarda, al comando del Capitano Agostino de Pereyraz, è stata incaricata di svolgere una ricognizione verso il ponte che attraversa il Rio della Badessa in località Quadrignano, per verificare se sia sgombro da truppe nemiche, oppure se sia già stato occupato. In caso di incontro con truppe austriache non superiori, dovrà catturare dei prigionieri da interrogare per scoprire le intenzioni del nemico.

2.- FATTORI GEOGRAFICI
Il ruscello è guadabile alla fanteria e alla cavalleria, ma non all’artiglieria: questo è il motivo per cui il ponte è importante. Una strada che va da Cicate (occupata dai Sardi) a Mareggio (in mano agli Austriaci) attraversa il Rio.
Entrambe le località sono a più di 7 km dal ponte, per cui nessuno dei 2 contendenti riceverà rinforzi durante lo scontro.
Tutte le colline hanno la stessa altezza (5 m.). Dalle colline è possibile vedere dietro i boschi, filari e costruzioni, ad eccezione di un piccolo settore oscuro di 10 cm.
I Sardi entrano dal lato Nord, gli Austriaci dal lato Sud.
Il tavolo misura 180 x 120 cm.
Ogni cm equivale a circa 1 m.
Il tempo è buono, e la visibilità è normale.

3- OBIETTIVI
Austriaci: mantenere il possesso del ponte.
Sardi: catturare almeno 3 prigionieri.

Scenario a partecipazione libera, presente sia sabato che domenica